- 330P Telaio #0820
Pag. 2 - Albert Obrist, il collezionista di sogni.
Qui impegnata alla 24 Ore di Le Mans nel '64 : Equipaggio Parkes/Scarfiotti.
Video della 1000 km del Nurburgring del '64 : Equipaggio Vaccarella/Scarfiotti, Vettura n° 144 - Primi assoluti.
- 330P4 Telaio #0856 : L'unica P4 in configurazione originale delle 3 vetture costruite.
La P4 #0856 oggi .
Video della 24h di Daytona del '67 : Equipaggio Scarfiotti/Parkes, Vettura n° 24.
Vittoria Ferrari memorabile: 1°, 2° e 3° gradino del podio, la #0856 si classifico' seconda.
- 712 Can-Am Telaio #1010
Appena uscita da Maranello.
Un video che vede LA 712 impegnata a Brands Hatch nel '70, al volante Jacky Ickx e Jackie Oliver.
- 312PB- Telaio #880
Sul Circuito di Kyalami nel '71, equipaggio Regazzoni/Redman.
In questo video la straordinaria vittoria della 312PB alla 56esima edizione della Targa Florio nel '72. Equipaggio Merzario/Munari. Semplicemente irragiungibili.
Siamo certi che scorrere questa galleria di foto e video abbia fatto venire le palpitazioni a coloro che abbiano anche un minimo di conoscenza sul panorama Ferrari classiche, noi in primis.
Come avrete notato, Obrist era solito rintracciare e collezionare soprattutto le Ferrari da competizione e con il palmarès più prestigioso, ma la lista potrebbe ancora continuare.
Viene a questo punto da chiedersi cosa abbia spinto Obrist a radunare una collezione così imponente. Brama di possedere?
Velleità speculative? Un disturbo psichico sfociato in accumulo seriale?
Assolutamente no, niente di tutto questo! Obrist si proponeva di selezionare e salvare, tenendo lontano dall'ignoranza degli speculatori dell'ultim'ora, quante più Ferrari storiche possibili e - una volta compiuta l'opera - progettava di riportarle a casa, a Maranello, dove chiunque avrebbe potuto ammirarle all’interno di un museo. Questo ambizioso e nobile progetto si interruppe quando, a causa di vicissitudini finanziarie, i suoi gioielli furono dati in garanzia alle banche creditrici che ebbero la viltà di metterle all'incanto, riuscendo dunque ritornare in possesso dei loro crediti in tempi brevi.
Pensate se avessero avuto l’accortezza e la lungimiranza di custodirle, anche solo per un ventennio, che performance speculativa avrebbero realizzato! Altro che tassi usurari!
Gran parte dei pezzi forti della Collezione Obrist furono acquistati da quel simpaticone, conosciuto ai più, che risponde al nome di Bernie Ecclestone. Questi le tenne con se qualche anno per poi, senza il romanticismo nè lo spirito "filo-culturale" che aveva mosso il precedente proprietario, metterle all’incanto approfittando delle quotazioni da capogiro raggiunte alla fine degli anni '90 dalle Ferrari d'antan.
Col tempo, la situazione finanziaria di Albert Obrist si assestò tant’é che ha da poco ritirato un fiammante esemplare di La Ferrari in colore Grigio Ferro.
L'automobile è un vizio duro a morire, ma lo splendido progetto intriso di magia, che solo un amante del bello, mosso da passione autentica poteva avere, era ormai irrimediabilmente andata dispersa nei garage di mezzo mondo.
Eugenio Foti
Ndr: Si ringraziano per le fonti e parte del materiale: barchetta.cc , racingsportscars.com, gli Archivi Rai, British Pathè, ed un ringraziamento speciale va ad Enzo Manzo di Targapedia.com.